LA TELEVISIONE - UNA BREVE STORIA
Il più potente dei mezzi di comunicazione
Inventata nella prima metà del 20° secolo come evoluzione della radio, la televisione è il mezzo di comunicazione che ha avuto l’impatto più forte e rapido sulla vita quotidiana e sull’economia. E’ diventata molto rapidamente la più diffusa fonte di intrattenimento e di informazione. Per quanto riguarda l’Italia si può affermare che la televisione ha fatto la vera unità d’Italia, in senso linguistico, un secolo dopo quella politica, favorendo l’uso della lingua italiana rispetto ai vari dialetti regionali.
UN’INVENZIONE COLLETTIVA
Dal punto di vista tecnico, la televisione è un’evoluzione della radio in quanto utilizza le onde elettromagnetiche per far viaggiare su grandi distanze, oltre ai suoni, anche le immagini. Si tratta di un’invenzione dai molti padri: ciascuno di essi ha contribuito a sviluppare diversi elementi della sua tecnica.
La prima forma di televisione – molto diversa dall’attuale – era elettromeccanica. Venne brevettata nel 1885 da uno studente tedesco, Paul Gottlieb Nipkow, che inventò il principio alla base della televisione odierna. Si tratta della scansione, ossia della suddivisione dell’immagine in unità più piccole che possono essere trattate e trasmesse separatamente.
LA TELEVISIONE ELETTROMECCANICA
La parola televisione fu introdotta nel 1900 da Constantin Persky, in una conferenza tenutasi al Congresso internazionale di elettricità durante l’esposizione internazionale di Parigi. Persky fece un elenco degli esperimenti, in corso nel mondo, per trasmettere a distanza immagini, a cominciare proprio da quello di Nipkow.
La prima vera e propria televisione in grado di trasmettere immaginiin movimento si deve però all’ingegnere scozzese John Logie Baird, che la chiamò radiovision. Le sperimentazioni di Baird iniziarono nel 1923 e condussero sostanzialmente a un’evoluzione del meccanismo inventato da Nipkow. Nel 1925 lo scozzese fondò la prima società televisiva del mondo. Con le apparecchiature create da Baird nel 1927 la BBC (British broadcasting corporation «Ente radiotelevisivo britannico») diede vita alla prima stazione televisiva.
IL TUBO A RAGGI CATODICI
Un passo decisivo verso la televisione moderna, elettronica, fu l’invenzione del tubo a raggi catodici, sviluppato e perfezionato nel corso di diversi anni dal russo Vladimir Zworykin, all’inizio in collaborazione con Boris Rosing, suo docente all’Istituto di tecnologia di San Pietroburgo. I due costruirono un apparecchio dotato di un obiettivo analogo a quello delle macchine fotografiche e in grado di mettere a fuoco un’immagine su una superficie fotosensibile. Colpita dalla luce, questa superficie emetteva elettroni che, una volta raccolti, formavano un segnale elettrico proporzionale alla luce ricevuta.
In Europa, le prime trasmissioni elettroniche iniziarono in Germania nel 1935, e le Olimpiadi di Berlino dell’agosto del 1936 furono trasmessi per televisione: gli spettatori di Berlino e Amburgo potevano assistervi in 28 postazioni televisive pubbliche.
Nell’Unione Sovietica le prime trasmissioni televisive sperimentali iniziarono a Mosca nel 1937, mentre un regolare servizio prese avvioil 31 dicembre dell’anno 1938. Nel giugno del 1936 iniziarono le prove tecniche di televisione elettronica negli Stati Uniti, e nel 1941, grazie all’adozione di uno standard comune, la FCC decise di concedere le prime licenze commerciali.
A COLORI E IN BIANCO E NERO
All’inizio le trasmissioni televisive furono solo in bianco e nero, ma già nel 1953 negli Stati Uniti arrivò la televisione a colori. In Europa, a causa della competizione tra diversi standard di produzione delle immagini, l’introduzione della televisione a colori fu ritardata, e solo nel 1967 la BBC iniziò in Gran Bretagna trasmissioni regolari. In Italia si dovette attendere sino al 1977.
Negli ultimi anni, agli schermi a tubo catodico si sono affiancati – e sempre più si stanno diffondendo – i LCD (Liquid crystal display «Schermo a Cristalli liquidi»), che funzionano con lo stesso principio dei display delle calcolatrici o degli orologi digitali.
COME È FATTA L’IMMAGINE TELEVISIVA
Nella moderna trasmissione televisiva, l’immagine da inviare a distanza viene scandita (per mezzo della telecamera) in righe. In pratica, l’immagine viene esplorata punto per punto da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso, come una sequenza di linee sovrapposte. Il numero di righe da cui è composta l’immagine cambia da paese a paese: in America e Giappone le righe sono 525 (sistema NTSC), in Italia, Spagna, Germania e Inghilterra sono 625 (sistema PAL).
LA PRIME TRASMISSIONI IN ITALIA
Nel nostro paese le trasmissioni televisive iniziarono ufficialmente la sera del 3 gennaio 1954. All’epoca esisteva un solo canale televisivo, le trasmissioni erano limitate a poche ore della giornata e raggiungevano solo alcune regioni d’Italia. Bisognerà aspettare fino al 1961 perché il segnale televisivo copra l’intero territorio nazionale.
EMITTENZA LOCALE E PRIVATA
Una sentenza della Corte Costituzionale nel 1976, stabilì che le emittenti minori avevano il diritto di trasmettere in Italia in quanto, operando solo a livello locale, non violavano il monopolio della RAI
Nell’ottobre del 1984 i pretori di alcune città italiane oscurarono le reti Fininvest accusandole di violare il monopolio RAI, comportandosi di fatto come reti nazionali. L’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi varò un decreto legge per consentire a queste reti di trasmettere fino a che non fosse stata approvata una nuova legge sull’emittenza televisiva. Era finito, di fatto, il monopolio della RAI: l’etere si apriva ufficialmente anche ai privati.
ALTRE FORME DI TRASMISSIONE: VIA CAVO E VIA SATELLITE
Negli Stati Uniti la principale forma di trasmissione del segnale televisivo non è più quella via etere (che utilizza cioè lo spazio libero e antenne per distribuire il segnale), come avviene ancora in Italia, ma la televisione via cavo. Il segnale televisivo arriva fino all’apparecchio per mezzo di linee fisse di cavi, simili a quelli telefonici. Rispetto alla trasmissione via etere, questo sistema permette anche alle televisioni private di far pagare un abbonamento ai propri utenti, e in cambio ridurre molto (oppure di eliminare del tutto) le interruzioni pubblicitarie. Un’altra forma di trasmissione televisiva che negli ultimi anni ha contribuito a cambiare le regole del mercato è la televisione via satellite.